L’APCC con l’Associazione ARCO: Festa del “Peperone Roggianese”

Lo scorso 25 Agosto si è tenuta presso Roggiano Gravina, piccolo comune dell’entroterra cosentino, la Festa del Peperone Roggianese, uno dei prodotti più identitari della Valle dell’Esaro. Nel corso della manifestazione dal tema “Prevenzione e Alimentazione” è stata affrontata l’importanza della prevenzione alimentare quale obiettivo fondamentale di una ristorazione di qualità. Non solo, pertanto, una semplice festa di paese bensì un evento dal significato profondo, per il quale l’Associazione Ri-uniti Calabria Oncologia (ARCO), nel nome del suo Presidente Francesco Provenzano, ha preteso la presenza dell’Associazione Provinciale Cuochi Cosentini in quanto realtà di spicco del settore enogastronomico Bruzio. In particolare, hanno preso parte all’iniziativa il Segretario Provinciale Mario Molinaro, il Tesoriere Provinciale Gianni Parise e i soci professionisti Domenico Miraglia, Mario D’iuorno e Vincenzo Falsetta, i quali hanno dato sfoggio della loro perizia culinaria preparando in show cooking pietanze con l’utilizzo esclusivo di prodotti del territorio dal taglio “fit”.

Carlo Maria Molinaro

L’APCC incontra l’Istituto Aletti: “Azzurro d’amare”

Nella giornata di oggi, 24 Maggio 2023, l’Associazione Provinciale Cuochi Cosentini ha inteso rendersi protagonista di un’altra splendida giornata di formazione dedicata agli studenti frequentanti le classi 3/4/5 settore enogastronomia dell’Istituto Alberghiero Aletti di Trebisacce. Per l’occasione, il Dirigente Scolastico  Ing. Costanza ha invitato personalità di spicco, tutte impegnate nella valorizzazione del territorio sotto l’aspetto turistico ed enogastronomico: il Sindaco di Trebisacce A. Aurelio, il Rappresentante dell’IIS “E. Majorana” di Rossano nonché socio APCC P. Bloise e l’Assessore al turismo di Cassano allo Jonio G. Falbo. Questi, hanno sottolineato l’importanza di favorire la costruzione di reti tra i diversi attori locali, strada maestra per il concreto sviluppo dei territori. L’evento di formazione, tenuto dagli Chefs Biagio Girolamo (Vicepresidente APCC) ed Andrea Drago (Consigliere APCC), ha avuto come argomento il pesce azzurro, uno dei prodotti maggiormente identitari della nostra regione nonché alimento cardine della dieta mediterranea. Se da un lato gli Chefs Girolamo e Drago hanno intrattenuto gli studenti con la preparazione in show cooking di pietanze mediante l’utilizzo di nuove tecniche di cottura, dall’altro il Consigliere APCC Chef Domenico Trentinella e la Responsabile Provinciale delle Lady Chef e Tecnico Alimentare Virginia Donati si sono occupati, rispettivamente, di fornire ai presenti informazioni circa il ruolo che l’APCC riveste a livello territoriale e circa gli aspetti alimentari di maggiore rilevanza del pesce azzurro. All’evento hanno preso parte anche il Tesoriere APCC Gianni Parise ed il Consigliere APCC Salvatore Bloise, in qualità di docenti di enogastronomia dell’Istituto Aletti, nonché il socio APCC Luca Loris Aloia. L’evento di oggi dimostra ancora una volta che l’Associazione Provinciale Cuochi Cosentini è particolarmente interessata alla formazione delle future figure professionali della ristorazione: il suo impegno è costante, fattivo e soprattutto concreto…

Carlo Maria Molinaro

Cuochi, “Giù il cappello”!

15 Maggio 2023, una data da incorniciare. Una giornata uggiosa, non tanto diversa dalle altre: solita vita, soliti ritmi. Eppure, in un piccolo paese abbarbicato nell’Appennino Calabro c’è grande fermento. Sono tutti lì in attesa, perché qualcosa di magnifico sta per accadere. E lì, a Sant’Agata d’Esaro, sono soprattutto le “Berrette Bianche”, tutte riunite dinanzi al primo monumento nazionale dedicato al cuoco. Un evento dalla portata straordinaria, degno del nome che porta: “Giù il cappello”. L’opera in pietra, realizzata dal maestro scultore Salvatore Gallo, è in realtà la concretizzazione di un desiderio espresso tanto tempo fa da un santagatese di origine, lo Chef e Maestro di Cucina Bruno Ranuio. Questi, mezzo secolo fa si pose un obiettivo: qualora fosse riuscito ad accumulare almeno cinquanta anni di onorata carriera professionale, avrebbe fatto qualcosa per la sua gente, per il borgo che gli aveva dato i natali, per la categoria alla quale lui stesso apparteneva. Ebbene sì, eccoci qua a raccontare un sogno diventato realtà: in onore degli oltre 50 cuochi originari del piccolo borgo bruzio sparsi per il mondo, si erge maestoso il monolite che da oggi rappresenta tutti noi. Noi cuochi: furtivi, schivi, sempre indaffarati, eppure sempre pronti a mostrare agli altri ed a noi stessi il nostro valore, a ricordare a tutti che “ci siamo”. Un evento unico e senza precedenti che ha visto sin da subito il sostegno e la piena collaborazione del Sindaco di Sant’Agata d’Esaro Dott. Mario Nocito e dell’amministrazione comunale tutta, fiera di poter annoverare un cospicuo numero di professionisti del settore, maestri di quell’arte culinaria che ci unisce. La manifestazione ha visto la partecipazione di cuochi provenienti da ogni dove: persino il Presidente Nazionale Rocco Pozzulo non ha inteso mancare all’appello. Quest’ultimo ha colto l’occasione per sottolineare il valore di una professione che, purtroppo, da qualche anno a questa parte sta vivendo un periodo critico: da qui l’invito a puntare sugli studenti degli Istituti Alberghieri, su coloro che domani avranno l’arduo compito di portare ancor più in alto il nome della categoria. Non poteva mancare altresì il Tesoriere Nazionale, nonché presidente dell’Unione Regionale Cuochi Calabria, Carmelo Fabbricatore, il cui intervento ha invece voluto ricordare ai presenti le tappe fondamentali che permisero, nel lontano 1987, di costituire l’Associazione Provinciale Cuochi Cosentini sino a giungere, congiuntamente alle altre Associazioni Provinciali, alla costituzione dell’URCC. Infine, e non per ordine d’importanza, il Presidente APCC Francesco Spina e il socio fondatore Salvatore Benvenuto hanno inteso sottolineare il senso dell’associazionismo, l’importanza di fare rete, lo spirito di abnegazione che quotidianamente ci impegna ad operare per la crescita della nostra bella terra. Una giornata, insomma, all’insegna della convivialità che ha visto finanche la partecipazione di una nutrita folla di cittadini santagatesi, ai quali l’APCC, in collaborazione con la FISAR Cosenza nella persona del Presidente Giuseppe Palmieri, ha inteso offrire un piatto di benvenuto interamente preparato in show cooking dagli Chefs Carlo Presta, Luigi Durante, Eugenio Giorno, Gianni Parise e Carlo Maria Molinaro, coadiuvati dal Segretario Provinciale Mario Molinaro. Un contributo significativo è stato inoltre apportato dagli Chefs Manuel De Luca e Francesco Camera, nonché dalle Lady Chefs Mariateresa Sposato e Cristina Tripicchio, nella preparazione di dolci tipici della tradizione santagatese e cosentina tutta. Queste poche e semplici parole non sono sufficienti a descrivere le sensazioni di cui tutti i partecipanti sono stati pervasi, eppure una cosa su tutte è apparsa evidente: un santagatese verace, Bruno Ranuio, con l’umiltà e la saggezza che da sempre lo contraddistinguono, tanto tempo fa si è posto un obiettivo ed oggi, con l’emozione negli occhi, lo vede realizzato. D’ora in poi, infatti, tutti sapranno che in un piccolo paese chiamato Sant’Agata d’Esaro, un monumento in pietra racchiude la nostra storia…

Carlo Maria Molinaro

Borsa di Studio “Piatto Piccante”

Si è svolto di recente presso l’Istituto Alberghiero IPSEOA di San Marco Argentano (CS) il concorso “Miglior Piatto Piccante”, finalizzato alla diffusione della conoscenza di tutto ciò che concerne le innumerevoli varietà di Peperoncino di Calabria. In particolare, gli studenti si sono sfidati a colpi di arte culinaria utilizzando i prodotti tipici del territorio valorizzati dall’uso sapiente del peperoncino, il tutto nel rispetto dei moderni canoni di sostenibilità, recupero e tutela dell’ambiente. I piatti sapientemente preparati dagli studenti partecipanti sono stati sottoposti al vaglio di una giuria d’eccellenza composta da Francesco Spina Presidente APCC, Antonio Fonzi Agri Chef, Lina Pecora Consigliere Nazionale Dott. Agronomi, Maria Saveria Veltri D.S. IPSEOA San Marco Argentano e la Prof.ssa Diana Mammolito. All’evento sono intervenuti, inoltre, ospiti d’eccezione del territorio bruzio: Gianluca Gallo Assessore all’Agricoltura, S.E. Mons. Stefano Rega Vescovo di San Marco Argentano-Scalea, Loredana Giannicola Dirigente ATP Cosenza, Rosaria Succurro Presidente della Provincia di Cosenza e Pietro Serra Presidente del Consorzio Produttori del Peperoncino di Calabria. Dopo aver descritto accuratamente i piatti presentati alla giuria, il Presidente Francesco Spina ha decretato i vincitori del concorso, dal primo all’ultimo posto: Dicianni Carmelo, Giuseppe Iuliano e Otman Charoufi. All’evento hanno altresì presenziato il Vicepresidente APCC Biagio Girolamo, il Consigliere Domenico Trentinella e la Lady Cristina Tripicchio.

Carlo Maria Molinaro

QUALE FUTURO PER GLI ISTITUTI ALBERGHIERI?

Il 29 aprile a Pescara si è tenuto il convegno “QUALE FUTUTO PER GLI ISTITUTI ALBERGHIERI?” Un primo incontro organizzato dell’Unione Cuochi Abruzzesi e dalla Onlus Peppino Falconio con il patrocinio della FIC.

Nell’introdurre i lavori il vice presidente della Onlus Stefano Falconio ha sottolineato che “Ragionare sul rafforzamento del percorso curricolare degli studenti sia ormai inevitabile, perchè è sì importante avere cuochi preparati culturalmente ma è altrettanto importante permettere loro di mettere in pratica quanto appreso, attraverso un giusto numero di ore di laboratorio. Auspichiamo che questo incontro porti a una proposta condivisa con gli attori principali del settore: istituzioni scolastiche, associazioni di categoria, università e politica, anche per provare a invertire la tendenza del calo delle iscrizioni agli alberghieri e ridare dignità a questa scuola troppo spesso considerata come un ripiego. Dopo questo convegno costituiremo un tavolo tecnico che elabori un documento da presentare al legislatore”.

La dirigente dell’alberghiero di Pescara, Alessandra Di Pietroha sostenuto che ”E’ fondamentale per gli allievi avere una forte preparazione, che però non può essere limitata esclusivamente ad una formazione laboratoriale, perché l’alberghiero deve creare figure che hanno competenze a 360 gradi per far fronte ad esigenze di mercato sempre più articolate ed in continuo mutamento. Potenziare le attività laboratoriali ma senza penalizzare la cultura. Bisogna andare verso una formazione collaborativa con tutti i soggetti del mondo della ristorazione, e creare una filiera formativa terziaria, quali gli ITS e gli IFTS, auspicando anche l’istituzione di un Liceo enogastronomico e del turismo”. 

Giovanni Guadagno, responsabile formazione della FIC, ha fatto rilevare che “C’è un problema di approccio culturale a questa tipologia di istituto. Come può un ragazzo che sceglie di voler fare un lavoro manuale non essere influenzato da una società che predilige tutto ciò che di manuale non è? Bisognerebbe che la scuola dedicasse maggior tempo all’apprendimento di alcune abilità, e questo diventa anche un fattore culturale. L’attuale ordinamento possiede tante indicazioni in tal senso che però devono essere attuate, ma sta anche ai docenti trasmettere con più entusiasmo e con l’esempio la passione per questa professione, superando il concetto della “trasmissione del sapere” esclusivamente basato sulle conoscenze”.

Da remoto il presidente della Federazione italiana cuochi Rocco Pozzulo, ha dichiarato che “Per tornare ad attrarre i giovani verso l’alberghiero bisogna che si cambino le regole del lavoro nella ristorazione con orari che lascino più spazio per il  tempo libero. Nello specifico bisognerebbe  potenziare le ore delle discipline tecnico pratiche; obbligo di aggiornamento altamente professionale per i docenti e permettere loro di poter lavorare nella ristorazione; incentivare gli istituti ad aprire un ristorante/bar didattico per gli esterni; permettere agli allievi di poter lavorare anche dai primi anni di scuola; migliorare l’alternanza scuola lavoro selezionando solo i migliori ristoranti; far sì che la quota di iscrizione sia obbligatoria anche per gli Istituti.”

La giornalista Simona Vitali, anch’essa da remoto, ha fatto notare che ”La nostra rivista, Sala&Cucina, sta sondando il tema in profondità da anni.Per questo penso, che le risposte giuste si devono trovare negli Istituti più illuminati e in associazioni che fanno veramente formazione.Riportiamo, ogni mese i migliori spunti e iniziative di realtà scolastiche che incontriamo, conosciamo e vediamo al lavoro.Nel secondo caso guardiamo alla FIC, inimitabile macchina organizzativa sul fronte della formazione, con l’azione dei propri associati nelle scuole, calendari nutritissimi di corsi di formazione, concorsi di grosso calibro e quindi una grande lucidità su scuole e mondo giovani. Un conto sono le opinioni, un conto sono i fatti tangibili ed eloquenti.”

Lorenzo Pace,presidente Unione cuochi abruzzesi, ha rilevato che “la complessa società in cui viviamo presuppone che ci sia sempre maggiore cultura e conoscenza, ma anche un elevato grado di professionalità, ed è per questo che gli alberghieri devono avere un giusto equilibrio tra la formazione concettuale e quella pratica. L’autonomia scolastica da la facoltà agli Istituti di organizzare il percorso didattico, ciò deve permettere di gestire meglio le ore di laboratorio, le attività e i docenti. Alcune proposte per migliorare l’offerta formativa potrebbero essere: un percorso unico dal secondo al quinto anno in cui siano crescenti le ore di pratica. Rendere obbligatorio all’esame di maturità la prova pratica. Istituire gli Istituti Tecnici Superiori di Enogastronomia con corsi biennali di professionalizzazione post diploma, anche per arginare il proliferare delle accademie private. Aggiornamento obbligatorio dei docenti ITP.  Abolizione degli stage e ripristino degli esperti esterni di alto profilo professionale. Rendere obbligatorio in ogni Istituto il Comitato tecnico scientifico con esperti del settore per contribuire alla programmazione e alla valutazione delle attività.”